“Joker” parla di una metamorfosi. Il main theme del film scritto dalla immensa Hildur Guðnadóttir, ci fa sprofondare proprio in questa atmosfera: la pazzia (o la ragione) prende il sopravvento su di noi. Non a caso questo film è interpretato da Joaquin Phoenix, una persona – un attore – molto criticata per la sua follia razionale, per la sua bramosia di potere.
Ai suoi inizi sembrava “tirarsela”, era mal visto dai suoi colleghi, dal sistema cinema; era considerato “il fratello di River” ( anche lui mal visto, fino alla sua morte prematura).
“Joker” come personaggio fa miracoli, ti distrugge o ti rimette in carreggiata. Un po’ come “Il Corvo” (il film). Sono pellicole maledette, personaggi così profondi e distruttivi da cancellarti l’anima o rimetterti a nuovo per farti toccare il tuo vero karma.
Joaquin, all’inizio della sua carriera era emerso come un attore “precisino”, cattivo, iper cinico, quasi un uomo di metallo; ora è invece considerato un hypster in cerca di redenzione, un uomo che cerca di rimettere in ordine la sua vita e di dire le parole giuste, poche ma che colpiscano dritte al petto delle persone.
Joaquin Phoenix, la linea tra follia e redenzione è davvero sottile
Forse Joker ha istillato nello spettatore la consapevolezza delle sue super doti attoriali redimendolo anche come uomo. Ha messo in chiaro che in lui non alberga distruzione, ma la giusta malinconia che ti fa sopravvivere; ha spazzato via quelle ragnatele e quello emozioni mai espresse per la perdita del fratello (genio e sregolatezza).
Oggi Phoenix risorge, come la fenice, e diventa uno degli attori più idolatrati – ed in futuro forse imitati.
Joaquin, continua su questa strada, prendi spunto dagli attori che hai citato agli Oscar e non scordare che la linea tra follia e redenzione è davvero sottile.
Vorrei aggiungere due parole rivolte a River Phoenix: “River, tuo fratello ti ha reso omaggio. Forse si è tolto un peso o forse ha concluso qualcosa di sospeso. A differenza tua, è uscito dal mostro delle dipendenze con un film sul re delle dipendenze e degli squilibri mentali. Rip per te e tanta felicità per Joaquin”.