Lo Specchificio: uno specchio dietro al quale fanno capolino due ragazzi con una sana e vera passione per l’Old Style.
Maurizio ed Ilaria: compagni nella vita, complici nell’arte. Questi due giovani e talentuosi ragazzi, ormai da sette anni, hanno fatto della loro passione per il Vintage un’occupazione. Ricercano ogni pezzo con cura ed amore, conoscono i materiali, credono fortemente che un capo possa rivivere, donando il proprio caldo ricordo, ma al contempo aprendo la strada alla prospettiva di una nuova storia tutta da scrivere.
Old But Gold: il Vintage secondo lo Specchificio
Lo Specchificio è uno dei 70 espositori che prenderanno parte all’evento organizzato da Vintage Market il prossimo 25 Aprile al Largo Venue di Roma. In attesa di scoprire le meraviglie che hanno in serbo per noi, abbiamo incontrato Maurizio ed Ilaria per conoscere meglio loro ed il loro progetto.
Inevitabilmente il vostro nome ci ha colpito molto ed è davvero difficile da dimenticare. Da dove nasce?
Il nostro nome, Lo Specchificio, pensiamo sia un nome un po’ buffo e di certo non c’entra nulla con la nostra passione per il vintage, ma c’entra molto con noi.
Nacque casualmente ormai sette anni fa, davanti alla vetrina di un negozio di specchi, ci domandammo come si chiamasse un negozio del genere. Molto naturalmente Maurizio trovò una risposta… ” Lo Specchificio”.
Qualche anno dopo, iniziammo a partecipare ai primi markets e non avemmo alcun dubbio su come chiamare il nostro brand.
La parola vintage ormai è molto usata, a volte troppo. Per noi di Offline, un po’ nostalgici, significa che amiamo trovare le cose più bizzarre e lo facciamo scavando nel passato. Quando e come è nata la vostra passione per il vintage?
Si è vero, la parola vintage è spesso utilizzata ed a volte anche in modo improprio.
Ilaria: Il Vintage è sempre stato presente nella mia vita, ricordo benissimo fin da piccola, negli anni ’80, di aver trascorso interi pomeriggi con le mie zie che cercavano di riordinare l’armadio di mia nonna, la quale era già una compratrice compulsiva di vintage. Ho ancora impresso il ricordo di abiti sartoriali degli anni’50, meravigliosi. Se penso a quei momenti, provo una sensazione di gioia.
Maurizio: Ho sempre avuto una passione smodata per il design, i materiali e la qualità di tutte le cose del passato. Dalle auto d’epoca fino all’abbigliamento, soffermandomi sulla fotografia a pellicola, senza tralasciare il mondo della musica.
Se doveste dare voi una definizione di “Vintage”? Cosa rappresenta per voi e quanto influenza le vostre idee?
Il Vintage è per noi un caldo ricordo di ciò che è stato, ma può ancora essere rivissuto. Diciamoci la verità il vintage è immortale ed è questa la cosa per cui lo ameremo per sempre.
Ilaria: Il Vintage mi mette allegria, provo ad immaginare sempre le storie che ci sono dietro ad ogni capo, mi piace fare ricerche sulle tendenze attuali e poi andare indietro nel tempo scovando gli abiti giusti, che rimarranno sempre moderni.
Maurizio: Trovo che le linee degli anni’80, più di altre annate, siano riuscite a rompere gli schemi della moda.
Una cosa che mi stupisce è quando il capo più eccentrico che abbiamo, riesce a trovare l’acquirente con lo stile giusto, tanto da renderlo un valore aggiunto.
Musica e moda da sempre, come si dice, “vanno a braccetto”. Se doveste scegliere una canzone che vi rappresenta e che rappresenta la vostra idea di moda ed il vostro lavoro e passione, quale scegliereste?
Mai come in questo momento, la moda è dettata dal panorama musicale Indie, tra gli artisti che ci hanno stimolato maggiormente nell’ultimo periodo, c’è il duo Carl Brave e Franco126, scoperto la scorsa estate durante Roma Brucia, il festival di musica romana indipendente, a cui noi abbiamo partecipato come espositori con il Vintage Market.
La loro è una musica descrittiva molto legata al territorio in cui viviamo, raccontano i fatti e la vita dei giovani d’oggi, senza fronzoli, senza alterazioni, rimanendo sempre semplici. Quindi scegliamo non una canzone, ma un album “Polaroid”.
In bocca al lupo a Maurizio e Ilaria!