Il Cinema Modernissimo di Bologna ha ospitato la cerimonia di chiusura della 30ª edizione del festival cinematografico Visioni Italiane. Un evento unico in Italia, dedicato all’esordio di cortometraggi, mediometraggi e documentari, supportato dalla Cineteca di Bologna.
I(n)soliti ignoti 2024: trionfo di voci nuove al Festival Visioni Italiane
Il festival si è concluso con una serata davvero emozionante. É stata un’occasione per celebrare i nuovi talenti esordienti della pellicola Italiana e premiare i migliori cortometraggi, mediometraggi e documentari. Quest’anno, il festival ha integrato nella sua programmazione la rassegna speciale I(n)soliti ignoti, dedicata a titoli italiani che hanno segnato la scorsa stagione cinematografica, meritando un’attenzione particolare.
In collaborazione con la FICE Emilia-Romagna, la rassegna I(n)soliti ignoti ha arricchito questa edizione del festival con una serie di proiezioni mattutine, “Aspettando Visioni Italiane”.
I(n)soliti ignoti: gli 8 film in gara
Per otto domeniche consecutive, il pubblico ha avuto l’opportunità di scoprire opere che esplorano nuovi orizzonti del cinema italiano. La giuria – di cui ho avuto l’onore di far parte – ha visionato, guidata dal presidente Edoardo Gabbriellini, otto film e discusso intensamente prima di decretare il vincitore.
Durante la rassegna, sono stati presentati i seguenti titoli:
• Domenica 22 settembre: Felicità (Italia, 2023) di Micaela Ramazzotti – Un viaggio emozionante alla ricerca della felicità familiare.
• Domenica 29 settembre: El Paraiso (Italia, 2023) di Enrico Maria Artale – Una toccante esplorazione della perdita e della redenzione.
• Domenica 6 ottobre: Zamora (Italia, 2023) di Neri Marcoré – Una riflessione surreale e ironica sull’identità.
• Domenica 13 ottobre: Io e il secco (Italia, 2023) di Gianluca Santoni – Una storia intensa di amicizia e riscatto sociale.
• Domenica 20 ottobre: Una sterminata domenica (Italia, 2023) di Alain Parroni – Un ritratto autentico dell’Italia contemporanea.
• Domenica 27 ottobre: Gloria! (Italia-Svizzera, 2024) di Margherita Vicario – Un’opera che esplora la ricerca di sé con coraggio.
• Domenica 3 novembre: Come pecore in mezzo ai lupi (Italia, 2023) di Lyda Patitucci – Un thriller avvincente che sfida i confini morali.
• Domenica 10 novembre: Troppo azzurro (Italia, 2023) di Filippo Barbagallo – Un viaggio nostalgico attraverso il ricordo.
Il premio della rassegna I(n)soliti ignoti è stato assegnato a Io e il secco di Gianluca Santoni. La storia, che esplora il legame tra due personaggi ai margini della società, ha conquistato il pubblico e la giuria per la sua autenticità e profondità emotiva. Il premio è stato ritirato da Andrea Lattanzi, attore protagonista.
L’opera vincitrice sarà impressa su pellicola cinematografica e archiviata nella prestigiosa collezione della Cineteca di Bologna, perpetuando il suo impatto nel tempo.
I(n)soliti ignoti: una riflessione personale
La rassegna I(n)soliti ignoti, integrata nel festival Visioni Italiane, si conferma un’importante vetrina per il cinema emergente. Rappresentando un importante trampolino di lancio per i giovani creatori e una vetrina per il talento Italiano. L’impegno della Cineteca di Bologna e delle istituzioni che sostengono questi eventi, rappresenta un segno tangibile di come il cinema indipendente possa continuare a prosperare e a ispirare le nuove generazioni di spettatori e cineasti.
Essere parte della giuria è stata un’esperienza indimenticabile. Ogni domenica, ho avuto il privilegio di immergermi in narrazioni che rispecchiano le sfaccettature della società italiana odierna. Tra tutte le opere, Io e il secco, mi ha colpito particolarmente per la delicatezza con cui affronta temi come l’emarginazione e la speranza. Gianluca Santoni ha saputo catturare emozioni autentiche grazie a una fotografia essenziale e ad interpretazioni sincere, che rimangono impresse nella memoria dello spettatore.
Desidero esprimere la mia gratitudine a Francesca Arrivabene, che mi ha accompagnato in questo viaggio, e al presidente della giuria Edoardo Gabbriellini, per la sua franchezza e pazienza durante le nostre discussioni.
Un ringraziamento speciale va anche a Marcella Natale, senza la quale non avrei potuto partecipare a questa meravigliosa esperienza, e alla Cineteca di Bologna, il cui contributo è fondamentale per il tessuto culturale della città e per tutti gli amanti del cinema.